Una sfida al peggiore ha caratterizzato le puntate di Tempesta D'Amore
in onda da lunedì 22 a venerdì 26 luglio 2024. Le Pagelle si concentrano nuovamente su Robert [VOTO 0]: ha messo a rischio il lavoro di Michael [VOTO 6] e di Valentina [VOTO 6], nonchè la reputazione di quest'ultima. Le sue scuse però non sono mai del tutto pervenute. Incredibile anche Vanessa [VOTO 0] che tradisce Carolin [VOTO 6] e poi la accusa di fare peggio in modo banale e ridicolo. Non si commentano più le gesta di Max [VOTO 5] che non è tanto meglio di Vanessa ma almeno fa il suo gioco in modo coerente, se così vogliamo dire.
Il comportamento di Alexandra [VOTO 0] e Christoph [VOTO 0] è assurdo e a tratti patologico: per quale motivo Markus [VOTO 5] dovrebbe rimanere in prigione, non è chiaro, se non per fare i comodi della coppia. E' tutto sinceramente grave e imbarazzante. Quale colpa avrebbe quest'uomo, se non quella di avere sposato la donna sbagliata? Incomprensibile anche l'atteggiamento di Noah [VOTO 5] che, innamorto di Valentina, ha quasi la pretese che lei si innamori di lui in automatico. Belli come sempre Eleni [VOTO 7] e Leander [VOTO 7].
Questa settimana hanno brillato davvero in pochi: salvo solo Valentina, Michael, Leander, Eleni, Werner e Carolin.
RispondiEliminaRobert è fuori come un balcone e Michael avrebbe dovuto chiudere tutti i rapporti, anche solo per il fatto che vere e sentite scuse non ci sono state.
Vanessa passa come un'ape di fiore in fiore e poi scarica su Carolin e Max tutte colpe, quando è solo colpa sua e della sua eterna indecisione.
Max è parecchio squallido e il fatto che continui a nutrire speranze dimostra l'omuncolo che è.
Christoph che farebbe marcire in galera Markus solo per avere campo libero con Alexandra ha del patologico. Con Eleni poi non si sta manco sforzando di creare un rapporto e non gliene frega più di tanto farlo, come al solito esiste solo lui.
Concludo con Noah che risulta essere pesante non solo con Valentina, ma anche col padre, tutto questo astio nei suoi confronti al momento non è per nulla giustificato.