domenica 23 giugno 2024

Tempesta D'Amore: Perché Leander Saalfeld è il miglior protagonista maschile (forse) di sempre

Nelle puntate italiane di Tempesta D'Amore abbiamo ormai imparato a conoscere Leander Saalfeld, attuale protagonista maschile che si sta contraddistinguendo per le sue qualità umane di livello altiissimo. 

Leander è la perfetta coniugazione tra lo spirito combattivo di Laura Saalfeld e l'animo romantico ma deciso del padre Alexander, li riassume proprio come il suo nome ma non è solo questo a renderlo un personaggio indiscutibilmente ben scritto e anche ben interpretato, un pelino sopra la media, se vogliamo dire. 

Empatico, gentile, amichevole, come vedremo anche molto appassionato e combattivo, è semplicmente come dovrebbe esesre un protagonista maschile; certo anche lui ha i suoi difetti, come è giusto che sia in un percorso del genere. Fatica ad esempio a lasciarsi andare ai sentimenti e a credere in ciò che prova ma anche in questo migliorerà ed è parecchio ingenuo ma in generale sarebbe bello che molto più spesso venissero proposti personaggi maschili di questo genere che siano anche d'esempio a chi guarda la soap, specie in questo periodo storico. 

23 commenti:

  1. Lo adoro, semplicemente unico il nostro Leander

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  2. Beh direi di si, le figure maschili è risaputo siano in cerca di un rappresentazione più moderna. Gli uomini alfa sono inguardabili di questi tempi in una soap e non più rappresentabili, anche perché rischiano di essere tossici o insopportabili (per dire un Robert e parlo proprio della versione s2 che già era stata migliorata oggi non so come sarebbe accolta, infatti onestamente meglio Niklas), ma lo sono pure i sottoni.
    Credo che Laura e Alexander siano ancora estremamente "attuali" e invecchiati bene proprio perché riassumono intanto lo spirito della tempesta e poi anche caratterialmente erano molto ben assortiti. Quindi un personaggio, loro figlio, che ha addirittura il loro mix, altroché se è ben accetto.
    Alexander era semplicemente una brava persona, che alla fine forse proprio come il figlio aveva paura di lasciarsi andare del tutto ma lui più perché era abituato a far felici tutti (forse tranne se stesso), Leander è più cauto in generale forse perché più diffidente, più sulle sue come Laura.

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    1. Ciao Gió, scusami la domanda forse stupida, che cosa intendi dire riguardo "Robert versione s2" , perdonami l'ignoranza, ma non ho capito cosa intendessi dire.
      Grazie in anticipo.
      Sara

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    2. Intendevo dire che già tra il Robert di Marie, insomma il primissimo Robert quello della s1 e quello che man mano evolve già nella stessa s1 e poi nella s2 c'è una differenza enorme. Oggi, sarebbe difficile riproporre un personaggio così e non giudicarlo a tratti tossico e tanto altro, trattava male Marie, i dipendenti, faceva scenate e tutto il resto. E per fortuna hanno limato nel tempo molti di questi aspetti, anche se purtroppo ad oggi è risultato spesso ancora infantile.

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    3. Beh peró quando poi ha incontrato Miriam é cambiato, ha iniziato a maturare, a crescere, a migliorare come personaggio.
      Poi certo, tratti distintivi del suo carattere sono rimasti dall'inizio alla fine, ma lui era fatto così.

      Riguardo Leander mi ha fatto una buona impressione finora.

      Per quanto riguarda differenza di storie tra ieri e oggi, forse direi che all'inizio, i primi anni, non so nemmeno come sarebbe stato se avessero proposto storie sull' omosessualità come hanno fatto adesso (Boris e Tobias e ora Vanessa e Carolin).
      Ma é giusto evolvere le storyline e i caratteri di ogni storyline.
      Grazie della spiegazione Gió, molto gentile.
      Sara

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    4. Il Robert della primissima parte della prima stagione lo trovavo insopportabile. Il rapporto con i dipendenti a tratti mi irrita anche ora. La storia dei numeri in particolare.

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    5. Di niente Sara. E infatti raddrizzare il tiro su di lui già nella 2 è stato essenziale (ma in realtà nel corso della 1), perché comunque era quello che era. Quanto poi ai tratti distintivi del suo carattere, secondo me sono peggiorati negli anni purtroppo.

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  3. Concordo, mi sta piacendo un sacco.

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  4. Si è bravo ma è sdoppiato malissimo

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    1. Non sono d'accordo, io trovo bravissimo anche il doppiatore

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    2. L'ho pensato anche io, non mi convince nemmeno tantissimo la voce del fratello di Eleni.

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  5. Per me è il protagonista maschile migliore al momento, però non perché perfetto, anzi. Come ben si notava, di fatto non lo è, per fortuna. Leander commette degli errori, certamente in un momento in cui vede tutto nero e dove viene messo sotto pressione e ostacolato dai suoi antagonisti, e rovina sia la propria vita sentimentale che professionale perché non si fida né nella forza dei sentimenti né delle proprie abilità. Però poi si rende conto di aver sbagliato, lo ammette e inizia a lottare e a combattere per avere una seconda opportunità. Insomma fa un percorso e cerca di non ripetere gli stessi errori e di riprendere in mano la sua vita su più fronti. Sa quale ruolo hanno avuto i suoi antagonisti, ma anche quali sono stati i suoi sbagli e le conseguenze e quindi cerca di non ripeterli. Comunque è onesto, sensibile, sempre disponibile ad aiutare gli altri e anche a perdonare.

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    1. C'è anche da dire che veniamo da anni di protagonisti maschili pessimi o senza un percorso (ed è mancato il più delle volte pure alle protagoniste femminili, l'unico personaggio femminile degno di nota è stata Maja), a parte parzialmente Adrian.
      Leander è un personaggio anche molto verosimile: perché è un giovane uomo alla ricerca del suo posto nel mondo, sia a livello professionale che sentimentale.

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    2. Anche se ammetto che il fatto che scelga ciò che è meglio per la persona con cui sta anche se lei è di diversa opinione è qualcosa che non apprezzo particolarmente in nessuna trama. Quindi la giustificazione "L'ho fatto perché volevo proteggerla" o "l'ho fatto per il suo bene" con me funziona fino a un certo punto. A tratti Leander avrebbe potuto scrivere un manuale su come distruggere un rapporto per convincere l'altro a lasciar perdere definitivamente. Per la gioia dei suoi antagonisti.

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    3. Per la situazione che si è ritrovato a vivere, è comunque in parte una giustificazione. Sono la prima a pensare che in coppia si deve essere in due a scegliere, ma questa è stata una situazione complessa e i suoi antagonisti comunque la vita la stavano rovinando anche a lui preso singolarmente e non solo alla sua relazione.

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    4. La situazione era difficile per tutti perché gli autori ci sono andati molto pesanti. Diciamo che lui era libero di lasciarla ovviamente e indipendentemente dal pensiero di lei a riguardo, ma non approvo il fatto che, davanti a una ragazza che era consapevole della situazione e aveva fatto delle scelte, Leander abbia addotto come grande giustificazione il fatto di farlo per il suo bene, quando lei aveva una diversa opinione, quasi a voler dimostrare di saperlo più di lei cosa fosse per il suo bene. Per carità Eleni era in una situazione orribile, ma era una sua scelta. Credo che ognuno sappia da solo cosa sia meglio per sé stesso e possa da solo al limite cambiare idea.

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    5. Beh però in una coppia comunque si sta in due e ci si deve stare bene entrambi e a parte i casi in cui ci si lascia di comune accordo, c'è sempre uno dei due, per quanto possa essere giusto o sbagliato, che decide di lasciare l'altro e l'altro subisce.
      E alla fine comunque lei si è messa con un altro e lui se non sbaglio è rimasto da solo

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  6. Sono d'accordo.

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  7. Ilenia e probabilmente l'aspetto più significativo è questo alla luce sia del presente e del futuro ossia la futura moglie sia del passato ossia i suoi genitori perché chiude anche quel cerchio.
    Lui ha potuto - fortunatamente ma la sua storia dimostra che non è sempre scontato - scegliersi la vita e viverla giorno per giorno, compreso nel lavoro che si è scelto, senza che nessuno lo programmasse, con grande libertà, anche di sbagliare come è giusto che sia.
    Cosa che ad esempio Eleni non ha, o comunque non ha avuto finché non l'ha conosciuto, perché è stata comunque cresciuta da un padre diverso da quello biologico e quasi programmata come un'azienda e questo li rende un match molto interessante.
    E mi fa inevitabilmente pensare a quello che sua madre Laura è stata per suo padre Alexander. Anche Alexander aveva una vita programmata (in negativo), purtroppo anche nella donna da sposare e in tutto, su come doveva essere caratterialmente, sul ruolo da rivestire in famiglia, ma una vita che viveva senza viverla davvero e che Laura fortunatamente arriva e "scardina" e che poi ci ha portato molto ad amarlo nella sua versione passionale

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    1. Sì in effetti ci sono molte similitudini anche se in senso inverso, sono dinamiche interessanti da approfondire e che forse avrebbero anche potuto essere trattate ancora più nel profondo ma hanno già svolto un buon lavoro e il compito di trarre conclusioni lo lasciano a noi.

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    2. Forse lo scopo era quello: il rimando, il parallelismo ma nel contempo evidenziare che le cose possono essere simili ma anche diverse. Leander ad esempio fatica di più a lasciarsi andare ai sentimenti, cosa che i suoi hanno fatto e forse alla fine avere una storia così in famiglia è anche impegnativo come esempio (anche nel non volerle passare tutte quelle traversie). Lei invece si può dire che proprio non lo ha un esempio, anzi viene da una famiglia abbastanza tossica e "acquistare" Christoph come padre non è certo un affare.

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    3. All'inizio ho trovato delle similitudini tra Eleni e Markus e Alexander e Werner e per certi versi anche tra Noah e Markus e Robert e Werner. Credo che nel caso di Eleni sia stato determinante il capire che razza di personaggi fossero i genitori sia dal punto di vista privato che professionale e che quindi avevano altri valori diversi dai suoi (valori che paradossalmente gli ha insegnato proprio Markus, fingendo di essere ciò che non era) e dovendo trovare anche un modo alternativo per mantenersi (banalmente parlando per pagare l'affitto ci si deve pure accontentare di fare cose per le quali non si è portati o che non corrispondono al lavoro dei propri sogni) e che la sua strada, però, sia stata quella di portare avanti tutta una serie di progetti sia aziendali che legati all'Africa che ha sempre avuto ma con i suoi criteri. Quindi sia dovuto molto alla crisi che ha vissuto e che ha sconvolto le sue certezze. Però alla fine non ho mai notato un sostanziale cambiamento di vita dal punto di vista professionale se non per i valori. Credo che le piaccia molto ciò che fa e che il suo campo sia comunque quello in cui è sempre stata inserita. Leander ed Eleni secondo me su molti aspetti sono simili: ambiziosi e dediti alla carriera, ma anche piuttosto generosi e idealisti. Molto razionali più che romantici sognatori e imparano l'uno dall'altra a considerare anche il cuore e non solo la testa. Questo secondo me, nonostante i parallelismi evidenti, è dovuto anche alle esigenze della loro stagione perché di fatto è una stagione dove si parla di magia, di miracoli, di cigni e con due personaggi che, anche per le carriere che hanno scelto, dovrebbero essere molto più razionali. Con due protagonisti che di fatto hanno lo stesso sguardo perplesso dello spettatore davanti a certe componenti magiche e oniriche, secondo me funziona meglio, anche perché lui non solo è un medico, ma è il suo medico. Sogna la paziente prima di incontrarla, se ne innamora mentre è in coma, praticamente, e lei si risveglia senza una spiegazione medica se non la presenza di lui che le parla. Credo che se ci avesse detto di essere un romantico sognatore in cerca del grande amore come quello dei genitori, avremmo visto quelle sequenze con occhi decisamente diversi. Inoltre credo che aver caratterizzato i due protagonisti in questo modo, renda anche più facile capire le loro scelte dettate dalla testa in situazioni non proprio facili.

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  8. Mi piace moltissimo e l'attore è davvero bravissimo

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